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Gengive che si ritirano: c’è una cura?

Trattamento delle recessioni gengivali

Le recessioni gengivali sono spesso definite come “gengive ritirate” o ”denti allungati”. Avviene è lo spostamento del bordo della gengiva verso la radice del dente con scopertura di una parte della superficie della radice stessa.

Questi difetti gengivali spesso colpiscono pazienti con un buon grado di igiene orale ma abituati a manovre di spazzolamento sbagliate.

Uno spazzolamento troppo energico, movimenti orizzontali, uno spazzolino con setole troppo dure possono traumatizzare le gengive che rispondono “ritirandosi”. In questi casi, le recessioni molte volte sono accompagnate dalle abrasioni, cioè dalla perdita di struttura dentale, smalto e/o dentina. Anche un uso errato del filo interdentale può dar luogo alla formazione di piccoli taglietti verticali che esitano in recessioni.

Le recessioni possono derivare anche da trattamenti ortodontici che hanno portato le radici dei denti troppo alll’esterno, al di fuori della parete ossea, magari in pazienti con gengive sottili e per questo poco resistenti. Altri cause possono essere corone o otturazioni mal eseguite che “spingono” contro la gengiva e la infiammano.

Le recessioni si curano in 3 modi:

  • Conservativo: Coprendo con un’otturazione la parte di radice esposta. Ciò riduce la sensibilità al freddo e riempire l’abrasione. Facendo così si crea uno strato duro sulla radice che la protegge anche se il paziente continua a spazzolare in maniera non corretta.
  • Ortodontico: Quando un dente è molto al di fuori del volume dell’osso avrà presto o tardi una recessione. Per bloccare il processo e avere anche un miglioramento spontaneo è necessario riportarlo verso l’interno con apparecchiature ortodontiche fisse o mobili.
  • Chirurgico: Anche se le gengive si sono spostate verso l’alto, molto spesso è possibile riportarle a una posizione corretta grazie ad accurati interventi muco-gengivali.

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recessione dei canini - Studio dentistico Ferlin
Copertura delle recessioni dei canini superiori con lembo posizionato coronale associato a innesto di connettivo

Il trattamento è consigliato quando creano un danno estetico, nei casi di ipersensibilità dentinale, e per evitare la formazione di carie sulla superficie della radice.

Le tecniche chirurgiche di trattamento sono diverse, la scelta della tecnica dipende da molti fattori:

  • la quantità di gengiva residua a livello della lesione
  • l’integrità dell’osso alveolare
  • la presenza o meno di perdita di sostanza dentale
  • da fattori legati al paziente stesso

Oggi è possibile, grazie anche alla combinazione di più tecniche e comunque all’affinamento avvenuto nel tempo della chirurgia muco-gengivale, trattare contemporaneamente recessioni che coinvolgono più denti della stessa arcata dentaria in unica seduta chirurgica. Diminuendo quindi il numero degli interventi necessari e lo stress per il paziente.

L’intervento si svolge in anestesia locale, è praticamente indolore e l’unica attenzione per il paziente è quello di aver cura della zona dell’intervento per alcuni giorni affinché la guarigione possa essere ottimale.

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